Strategie Digitali e Marketing Online per Medici Veterinari
Sei un Medico Veterinario? Ecco perché dovresti curare la tua identità digitale (e come dovresti farlo).
- PERCHÉ CURARE LA PROPRIA IDENTITÀ DIGITALE?
- QUALI STRUMENTI UTILIZZARE PER LA TUA STRATEGIA DIGITALE
- Un sito Web (efficace!)
- Un Blog (organizzato!)
- Social
- L'importanza delle collaborazioni
- COSE CHE TI BLOCCANO DAL VALORIZZARE LA TUA IDENTITÀ DIGITALE (E PERCHÈ DOVRESTI IGNORARLE)
- Troppa concorrenza?
- Non ti ritieni all’altezza?
- Non disponi di budget faraonici?
- Non ti interessa perché sei già forte nel tuo settore?
- COME SCEGLIERE IL CONSULENTE GIUSTO
- CONSULENZA GRATUITA PER MEDICI VETERINARI E DIRETTORI DI STRUTTURA
- ALTRI ARTICOLI CORRELATI
Hai mai provato a digitare il tuo nome sui motori di ricerca e a dare un’occhiata ai primi risultati che appaiono?
Se fossi il direttore sanitario di una struttura veterinaria punteresti su di te?
E se fossi un potenziale cliente?
Cosa trasmetti con i tuoi contenuti, con le tue foto, con tutto quella che è a tutti gli effetti “una” delle identità (quella digitale) con cui ti confronti con colleghi, datori di lavoro e pubblico? Sei identificabile come un veterinario esperto nella tua disciplina?
Hai il controllo sulla tua identità digitale oppure “deleghi”, magari proprio a una di quelle strutture con cui collabori e, che, come spesso accade, non fa nulla per valorizzarti effettivamente?
PERCHÉ CURARE LA PROPRIA IDENTITÀ DIGITALE?
I motivi per cui dovresti coltivare con cura la tua identità digitale sono numerosi e variano in base a diversi fattori; sicuramente, tra i più importanti vanno elencati:
– la possibilità di acquisire visibilità in relazione a branche della medicina veterinaria o specie specifiche;
– la possibilità di crearti un portfolio di clienti che ti prenderanno come punto di riferimento e che ti garantiranno più forza contrattuale nei confronti delle strutture con le quali stai collaborando o con le quali collaborerai;
– la tua visibilità online potrebbe essere la base di nuove opportunità di monetizzazione (corsi, libri);
– potrai determinare il mondo in cui sei visto all’esterno da clienti e colleghi e non dipendere, sotto questo punto di vista, dalle strutture con cui collabori o da altre entità;
– potrai gestire meglio la comunicazione diretta con pubblico e colleghi.
QUALI STRUMENTI UTILIZZARE PER LA TUA STRATEGIA DIGITALE
Premesso che ogni professionista dovrebbe individuare la migliore strategia di visibilità in base alle sue esigenze e alle sue aspirazioni specifiche, ecco una lista di strumenti che dovrebbero essere comunque alla base della creazione e dello sviluppo della tua identità online professionale.
Un sito Web (efficace!)
Disporre di un sito Web efficace e ben strutturato è il primo tassello di ogni Digital Strategy, non solo, naturalmente, in ambito veterinario.
Per quanto tu possa avere magari già un buon seguito sui social, non devi mai trascurare l’importanza di un sito che affianchi e supporti la tua attività professionale.
Ecco alcuni dei motivi più importanti per cui non dovresti ignorare l’importanza di dotarti di un sito web efficace e ben fatto:
1. I social possono passare di moda da un momento all’altro, un sito è per sempre.
2. Se qualcuno ti cerca online è probabile che il primo risultato della ricerca sia proprio il tuo sito personale; questo ti permette di avere un gran controllo su come la tua identità è percepita da colleghi e potenziali clienti.
Non basarti esclusivamente su prezzo ed estetica!
Quando deciderai a chi affidare la realizzazione del tuo sito, cerca di comprendere se il professionista che hai di fronte è realmente in grado di offrirti una soluzione basata sulle tue specificità oppure se ti sta proponendo qualcosa di standardizzato e “prodotto in serie”.
Spesso vengono offerte soluzioni che sono magari allettanti dal punto di vista del prezzo, ma che sono realizzate senza tenere conto delle performance tecniche. Questo significa che potresti avere un “bel sito”, che però sarà del tutto inutile se la tua idea è quella di diventare visibile rispetto alle parole chiave che ti permetterebbero di intercettare clienti; avresti, in pratica, semplicemente un biglietto di visita da mostrare a chi “già” ti conosce e non un’arma in più nell’acquisizione di clienti e di incremento del fatturato.
Un Blog (organizzato!)
Un blog ben architettato, spesso più che un social, può aiutarti a diventare visibile in relazione a determinate parole fondamentali per il tuo business. Potresti, con un lavoro che naturalmente necessità di impegno e programmazione, comparire nei risultati dei motori di ricerca, come Google e Bing, quando qualcuno dovesse digitare parole come, per esempio, “veterinario oculista”, “veterinario conigli”, “veterinario dermatologo”. Potresti anche apparire in base a ricerche su patologie particolari che interessano i tuoi pazienti.
Tutto questo significa che con un blog supportato da una buona strategia digitale potresti intercettare clienti potenziali in modo diretto, “bypassando” le strutture che ti ospitano.
Come scrivere i contenuti del tuo Blog
Intento di Ricerca
La ricerca di uno stile di scrittura consono passerà soprattutto dall’individuazione dell’intento di ricerca che vorrai soddisfare.
Qual è l’argomento che vorrai andare a trattare? E come lo tratterai? Come se stessi rispondendo a un tuo cliente o come se stessi parlando con un tuo collega? In definitiva: qual è la domanda a cui vuoi rispondere con l’articolo (o il paragrafo) che stai scrivendo e chi è che te la sta idealmente ponendo?
Avere chiaro questo ti permetterà di metterti nella testa di chi leggerà il tuo articolo e di capire come soddisfare al meglio il suo bisogno.
Scrivo tanto o scrivo poco?
Scrivi il giusto! Non è detto che un contenuto prolisso e pieno di particolari si posizioni meglio di un contenuto “minimal”. L’importante è sempre esaudire l’intento di ricerca dell’utente.
Se devo posizionarmi per la parola “dieta equilibrata per un gatto” perché il mio intento è posizionarmi sui motori di ricerca come “medico veterinario nutrizionista”, non dovrò scrivere un articolo di 1000 cartelle con i rimandi a una rarissima malattia felina associata all’alimentazione; basterà scrivere, per esempio, un articolo in un linguaggio elementare che accenni agli alimenti generalmente consigliati per un gatto, ai sintomi delle problematiche alimentari dei gatti e agli alimenti assolutamente sconsigliati. Questo non vi assicurerà di finire in cima ai risultati di ricerca Google, ma sicuramente servirà maggiormente ad appagare la curiosità (l’intento di ricerca) di un utente medio (e per Google e gli altri motori di ricerca questo “conta”).
Paragrafi “Autonomi”
I motori di ricerca, Google su tutti, sono sistemi che rispondono in maniera “liquida”; è possibile che non sia un articolo che hai scritto a soddisfare l’intento di ricerca di un utente… potrebbe bastare anche solo un paragrafo o una frase.
Per questo devi cercare di scrivere in modo che i concetti che esprimi all’interno di un articolo siano facilmente individuabili ed estrapolabili; evita quindi frasi lunghe e piene di subordinate e cerca di rendere “autonoma”, cioè chiara anche una volta estrapolata dal discorso, ogni parte del tuo articolo.
La Leva Emozionale
Secondo te, una persona che sta cercando informazioni, mettiamo, su una particolare patologia respiratoria del gatto, a cosa può essere interessata maggiormente?
Sicuramente sarà più interessata a una possibile contagiosità della malattia (per altri animali, per esseri umani) piuttosto che al suo iter diagnostico.
Molto spesso leggo digressioni accademiche ed estenuanti approfondimenti su procedure diagnostiche in articoli scritti per il Web, che perdono poi di vista quelle che potrebbero essere le paure e le domande più frequenti di un potenziale cliente. A quelle paure e a quei dubbi devi interessarti se desideri scrivere per il pubblico! Il tuo scopo, a meno che non voi fare colpo sui tuoi colleghi, è quello di intercettare clienti che non hanno nessuna voglia di sapere se dovrai fare un’ecografia o un encefalogramma per essere certo della diagnosi… vogliono perlopiù capire se devono temere per il loro Pet, quale è lo stato di gravità della situazione e se devono preoccuparsi per altri animali e/o per i componenti umani della famiglia.
Fai attenzione alla programmazione editoriale
Un blog può essere un’arma potente al servizio della tua “strategia digitale”; tuttavia, dovrai fare molta attenzione ai contenuti che pubblicherai.
Mentre i social premiano generalmente “l’insistenza” su un argomento, i motori di ricerca come Google (cioè quello che userai maggiormente per intercettare clienti “target”) premiano l’autorevolezza e la rilevanza dei contenuti… questo vuol dire che non è detto che pubblicare tanto rispetto a un argomento è necessariamente bene. Inoltre, se il tuo intento è posizionarti rispetto a una parola chiave (ipotizziamo “Detartrasi del Cane”), dovrai stare attento a generare contenuti che non si facciano concorrenza.
Ti faccio un esempio:
Offro un servizio di veterinaria a domicilio e voglio comparire nei motori di ricerca quando gli utenti cercano le parole “veterinario a domicilio”.
Decido di scrivere quindi un articolo che descrivi nel dettaglio il servizio che offro. Lo intitolo “servizio di veterinaria a domicilio”.
Nel mio sito non ho altri articoli simili, quello che ho scritto è di buona qualità, chiaro, e comincia ad attirare visualizzazioni. Google premia il mio lavoro facendo apparire il mio contenuto nella terza posizione dei risultati di ricerca quando gli utenti ricercano la parola “veterinario a domicilio”.
Dopo un po’ di tempo scrivo un articolo “emergenza veterinaria a domicilio”; anche questo articolo è ben fatto e comincia a generare un buon numero di visualizzazioni.
Poco tempo dopo la pubblicazione del secondo articolo mi accorgo che il mio primo articolo (quello che ho intitolato “servizio di veterinaria a domicilio”) ha avuto un calo di visualizzazioni e non compare più in terza posizione nei risultati di ricerca quando digito “veterinario a domicilio”.
Cosa è successo?
Semplice: i due articoli sono entrati in conflitto.
Erano entrambi pertinenti e rilevanti in merito alla ricerca “veterinario a domicilio”, Google ha cominciato quindi a indirizzare il traffico, che prima era tutto appannaggio del primo articolo, un po’ al primo e un po’ al secondo.
Il primo articolo ha perso visualizzazione e la cosa ha influito negativamente sul suo posizionamento.
Questo ti fa capire quanto sia importante, al fine di diventare visibili online su determinati argomenti, l’organizzazione di un piano editoriale bilanciato e pianificato attentamente.
Usa materiale originale
Usa sempre materiale originale per il tuo Blog e in generale per qualsiasi contenuto venga ospitato dal tuo sito (immagini comprese). Non farlo, oltre che essere illegale, potrebbe portarti delle penalizzazioni a livello di posizionamento nei motori di ricerca.
Nota Bene:
Anche le immagini, soprattutto con l’ausilio di qualche “trucchetto”, possono incidere sul posizionamento di una pagina.
“Copiare” è sbagliato, ma citare può essere utile; se trovi una risorsa interessante che aggiunge valore a ciò che hai scritto, puoi linkarla!
Tool Online per Verificare il livello di plagio di una pagina
Ecco alcuni tool online gratuiti e a pagamento che ti informano se una pagina è stata plagiata:
Approfondimento: COME SCRIVERE PER IL WEB
Se sei interessato all’argomento “come scrivere per il web”, ti consiglio questo articolo che tratta il tema in maniera approfondita:
Social
Anche i social possono essere ottimi strumenti nel promuovere attività e professionisti, ma spesso il loro utilizzo “irresponsabile” può creare grossi sprechi di risorse o risultare addirittura controproducente.
Tiktok, Instagram o YouTube?
Fortunatamente, il pregiudizio che dice che determinati social siano “utili” solo per alcune fasce di età target si sta affievolendo… è il tipo di contenuti che produrrai a determinare quali saranno i social più adatti a portare avanti la tua strategia.
I social sono più adatti rispetto agli articoli di un blog per ospitare contenuti “emozionali” ed estemporanei (non legati a un’ottica di “parole chiave” e “posizionamento), ma questa regola non è da osservare rigidamente.
Mi capita spesso di delegare la gestione dei social direttamente alle strutture o ai professionisti che seguo (e mi capita spesso di imparare cose molto interessanti da persone che certamente non sono “guru” del settore). Il pubblico dei social premia spesso la “genuinità”, e non l’osservanza di fantomatiche statistiche su hashtag strategici e “magici” orari ideali per la pubblicazione dei contenuti.
Detto questo: ricorda sempre che è meglio “non esserci” che esserci in modo totalmente goffo e impacciato.
Perché YouTube è (ancora) il social più importante
YouTube è ancora il social più “potente”, e lo sarà ancora a lungo.
Ti basti sapere che è il secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo dopo Google (YouTube “è” di Google)… per tutto il resto ti rimando a questo interessante video di Giorgio Taverniti, che ti spiegherà perché YouTube è effettivamente, al di là di quello che si può leggere in giro, il social del futuro.
Naturalmente questo non vuol dire che devi evitare altri social… tieni conto però che un buon canale YouTube può fare veramente ancora miracoli dal punto di vista della visibilità di un brand o di un professionista.
Errori da non commettere sui Social
Per il resto ti direi che spesso, soprattutto per social accostati generalmente a fasce di pubblico più giovani, come Instagram e TikTok, a premiare è la freschezza dei contenuti… e che sicuramente, soprattutto nel settore veterinario, ci sono degli errori in cui è molto facile incappare:
– Non realizzare contenuti virali che generano like ma che potrebbero risultare sterili o controproducenti in ottica acquisizione clienti (per esempio contenuti che possano lasciare intendere che tu stia “strumentalizzando” gli animali che hai in cura solo per avere un po’ di visibilità).
– Non postare contenuti che prendono di mira alcuni atteggiamenti, per quanto fastidiosi, della clientela; clientela che comunque ha scelto te e che potrebbe riconoscersi nei video che fai… se avere 1000 like in più ti fa perdere anche solo un cliente già acquisito (nonostante non sia proprio il tuo preferito) la tua strategia è da rivedere.
– Evita di sfruttare eccessivamente trend di moda su TikTok o altre piattaforme. Cerca sempre un tuo stile e un tuo linguaggio.
– “Usa” i social, non esserne schiavo. Non farti venire “ansie da prestazione” se non diventi virale; non ti snaturare e non levare tempo ad altre attività prioritarie per cercare la viralità.
Produci sempre contenuti che abbiano un senso, e non ti sentire un fallito se sono in quattro a vederli. I social sono delle fabbriche di soldi grazie a chi paga per avere più visibilità. Gli algoritmi che li governano spesso sono progettati apposta per spingerti a investire sulla visibilità dei contenuti. Farlo, naturalmente, non è sbagliato, ma solo se dietro all’investimento c’è una vera e propria strategia, e non solo la ricerca di un appagamento narcisistico.
L’importanza delle collaborazioni
Google ragiona per entità, per citazioni, per segnali d’autorevolezza.
Essere citati, avere il proprio nome che “gira” nella rete, essere ospitati su blog e scrivere contenuti per altri siti potrebbe essere una buona cosa.
Certo, in alcuni casi per mandare segnali “rilevanti” sulla tua autorevolezza in merito a un argomento è necessario anche attuare dei piccoli procedimenti tecnici, ma il succo è questo:
se il tuo nome viene associato a determinate tematiche anche fuori dal tuo sito, è più facile che tu possa essere “etichettato” come autorevole in merito dai motori di ricerca.
Se gli articoli che scrivi sul tuo blog vengono linkati, questo è un fattore positivo… ma attenzione! per avere valore queste connessioni devono venire da settori simili al tuo…
Avere citazioni link articoli scritti in contesti collegati al tuo lavoro (nel caso del veterinario potrei dire: siti che trattano prodotti per pet, siti di aziende che si occupano di allevamento) è ok.. un po’ meno, anzi in alcuni casi potresti essere penalizzato, hanno valore link da realtà completamente diverse dalla tua…
quindi si connessioni… ma connessioni di valore!
E se hai un sito personale, invita i tuoi colleghi a partecipare, soprattutto se sono più “importanti” di te e il loro nome ha una marcia in più; in questo modo il tuo sito e il tuo brand acquisiranno valore dalla collaborazione.
COSE CHE TI BLOCCANO DAL VALORIZZARE LA TUA IDENTITÀ DIGITALE (E PERCHÈ DOVRESTI IGNORARLE)
Troppa concorrenza?
Fortunatamente per te, il settore veterinario ancora non è “saturo”. È vero che molti tuoi colleghi possono vantare canali social con numeri da veri e propri “influencer”, ma quelli che stanno attuando delle solide strategie a lungo termine sono pochi (e seguendoli puoi sicuramente imparare qualcosa).
La comunicazione in generale è un po’ in ritardo nel mondo veterinario, divisa tra (a) le strategie, per forza di cose, un po’ “lente” dei grandi gruppi che stanno acquisendo sempre più strutture (b) alcuni “retaggi” ormai superati (c) dei tentativi un po’acerbi di chi si tuffa nella mischia senza ragionare.
Insomma, sebbene ci siano alcuni interessanti modelli di “business digitali” ben avviati nel settore veterinario, c’è ancora tanto spazio per emergere se si hanno idee interessanti (e dedizione nel portarle avanti).
Non ti ritieni all’altezza?
Pensi che per diventare visibile sul Web devi essere già un’autorità nel tuo settore? Non è così!
Sebbene nel mondo online sia più semplice emergere per chi gode già di una certa autorevolezza nell’ambiente, questo non vuol dire che devi rinunciare se sei, per esempio, all’inizio della tua carriera. Non devi aver necessariamente all’attivo pubblicazioni o aver maturato esperienze come relatore in convegni scientifici; potrebbe bastarti un buono spirito divulgativo e una sana attitudine alla comunicazione per fare grandi, grandissime cose!
Non disponi di budget faraonici?
Nessun problema…
puoi iniziare con strategie a costo zero (o quasi) e incrementare gli sforzi a mano a mano che le cose cominciano a funzionare.
Proprio perché nel settore veterinario la concorrenza non è ancora agguerrita come in altri mercati, diventare visibili non è un’impresa ardua anche per chi non dispone di budget esagerati.
Non ti interessa perché sei già forte nel tuo settore?
Ben per te! Speriamo tutti che il vento soffi a tuo favore per sempre… ma attenzione; ragionare come se la tua identità digitale fosse qualcosa di separato e indipendente dalla tua identità fisica potrebbe rivelarsi un errore a lungo termine. Le scelte decisionali della clientela (in ogni settore) saranno sempre di più influenzate, e facilitate, da strumenti ed esperienze “digitali” come motori di ricerca, recensioni online, siti web e piattaforme online.
Non restare indietro e, soprattutto, cerca di essere il primo a definire il modo in cui ti vedono colleghi e potenziali clienti.
COME SCEGLIERE IL CONSULENTE GIUSTO
Se vuoi affidarti a un consulente di strategie digitali per aumentare la tua visibilità online (e il tuo fatturato) mi sento di darti questi piccoli, vitali, consigli:
– un buon consulente non ti promette risultati (ma farà di tutto per spiegarti come potrebbero essere raggiunti)
– un buon consulente non offre soluzioni preconfezionate, ma ti propone una strategia ritagliata sulle tue esigenze specifiche; diffida quindi di “pacchetti” e “offerte” standardizzate.
– un buon consulente ti spiega bene come spenderai i tuoi soldi; quanto finirà nelle sue tasche e quanto verrà investito, eventualmente, in strumenti.
– un buon consulente ti coinvolge attivamente nella strategia digitale e sa perfettamente che senza il tuo supporto questa non potrà essere efficace al cento per cento.
– un buon consulente ti mette di fronte a differenti opzioni di budget e ti illustra i pro e i contro di ogni percorso.
– un buon consulente non ha paura di dirti “no”… anche se assecondarti potrebbe convenirgli da un punto di vista economico.
Se l’argomento ti incuriosisce e vuoi saperne di più, ecco un articolo di approfondimento in merito:
CONSULENZA GRATUITA PER MEDICI VETERINARI E DIRETTORI DI STRUTTURA
Se sei interessato ad avere un supporto per la tua strategia digitale, sappi che offro consulenze gratuite su tutto ciò che concerne la visibilità online di professionisti e aziende.
Ho già avuto esperienze nel settore veterinario, sia nella consulenza, sia nella gestione del comparto digitale di grandi strutture (Centro Veterinario Specialistico, Clinica Veterinaria Modena Sud, Vetadom) e ho offerto consulenze personali a Diplomati Europei (non posso non nominare con grande piacere il Dottor Nunzio D’Anna, il Dottor Giordano Nardini e il Dottor Nunzio D’Anna) e Medici Veterinari specializzati in diverse discipline.
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