Valorizzare i collaboratori aziendali nella tua Strategia Digitale?
DA DOVE COMINCIARE…
Hai mai dato un’occhiata a cosa esce nei risultati di ricerca di Google se cerchi la tua attività online? Ma soprattutto… hai mai provato a vedere cosa esce se cerchi il nome dei tuoi collaboratori o dei tuoi dipendenti?
La loro identità digitale è un buon biglietto da visita?
Spesso la visibilità online non riflette oggettivamente l’autorevolezza che un professionista o un’attività possiedono nel modo “reale”, ma la sua importanza è fondamentale, soprattutto poiché direziona sempre più la scelta della clientela.
LE “ENTITÀ” SU GOOGLE
Un numero sempre crescente di scelte da parte dei consumatori viene condizionato dai motori di ricerca come Google e simili; per questo, adesso come mai, è fondamentale sfruttare questi strumenti per ampliare il bacino d’utenza del proprio business. Nello specifico, visto che più dell’70% delle ricerche eseguite su internet viene fatto su Google (contando nella statistica anche il motore di ricerca interno di Amazon), è evidente che avere un’attività con un buon posizionamento su questo motore di ricerca può fare una grande differenza in termini di visibilità e fatturato.
Google ragiona per autorevolezza di entità che si influenzano vicendevolmente… in parole molto povere: se io ho un’azienda “collegata” concettualmente, tramite vari espedienti tecnici, a professionisti di valore in un determinato campo, da questa connessione si può innescare un circolo virtuoso che può portare benefici a entrambi a livello di visibilità. Questo è il concetto alla base di questo articolo, che tenta di spiegare alcune dinamiche (prendendone in esami alcuni rischi) di questa vicendevole influenza.
COME FACCIO A FARMI TROVARE SU INTERNET E A FAR TROVARE I MIEI COLLABORATORI?
Esistono diversi modi per rendersi visibili sul Web, e la strategia da utilizzare dipende dal tipo di attività che si intende promuovere.
Uno dei modi in cui possiamo reperire nuovi clienti (o mantenere quelli che abbiamo già) è quello di creare articoli e video che ci possano permettere di intercettare chi dovesse digitare sui motori di ricerca parole collegate ai servizi o ai prodotti che vendiamo.
Il problema è che la creazione di questi contenuti ha un costo!
BENEFICI PER AZIENDA E COLLABORATORI
Esistono figure professionali specializzate nella creazione di contenuti generici o specifici (c’è addirittura chi si affida a tool automatici); ma creare questi contenuti “internamente” porta (se si riesce a ottimizzare il flusso di lavoro e creare un processo efficiente) due grandi vantaggi per l’azienda, ossia:
1. Qualità e controllo sul contenuto.
Chi fa il copywriter, generalmente, si affida alle informazioni che trova in rete, che non sono sempre esatte.
Affidando la creazione dei vostri contenuti a copywriter “generici”, rischierete di avere prodotti di bassa qualità, che dovrete comunque pagare, e che dovrete comunque revisionare (altra perdita di tempo e risorse).
2. Valorizzazione reciproca.
Facendo creare i contenuti da gente interna all’azienda, innescherai un circolo virtuoso di valorizzazione reciproca che porterà visibilità e autorevolezza ai tuoi collaboratori e alla tua attività in settori specifici.
COSA GUADAGNA L’ATTIVITÀ
– contenuti dagli alti standard qualitativi
– maggiore visibilità delle sue risorse interne
COSA GUADAGNANO I COLLABORATORI
– autorevolezza in merito a tematiche specifiche
– supporto nella diffusione del proprio brand personale da parte di un’azienda digitalmente strutturata
È UN GIOCO DOVE VINCONO TUTTI
Dotare la tua attività di un sistema di valorizzazione interno porterà benefici a te e ai tuoi collaboratori.
Se creerai un buon comparto di visibilità online, nel tempo:
i contenuti prodotti dal tuo personale avranno più possibilità di ben posizionarsi sui motori di ricerca (e di intercettare clienti), alimentando a loro volta l’autorevolezza della tua azienda all’interno di un processo in cui ogni parte porta un valore aggiunto all’altra.

Qualche esempio pratico:
Immagina di essere a capo di un ufficio legale che si avvale delle consulenze di vari collaboratori, ognuno specializzato in un ramo particolare, dei quali però non hai le prestazioni in esclusiva.
Primo Esempio:
A Marco, che ha bisogno di una consulenza legale per un settore specifico, hanno fatto il nome di un avvocato che collabora col tuo studio.
Marco cerca il nome di questo avvocato su Google.
Se hai creato un comparto digitale efficace, magari supportato da un esperto, la tua attività potrebbe apparire in una posizione “vantaggiosa” (magari tramite la scheda Google My Business o perché si trova tra i primi risultati di ricerca); in questo caso sarà la tua attività a “intercettare” il cliente, con tutti i vantaggi “strategici” che questo comporta.



Nel caso del primo esempio:
– hai sfruttato l’autorevolezza del tuo collaboratore.
– se il tuo collaboratore offre prestazioni anche tramite altre attività, avresti il vantaggio di “scavalcarle”.
– sei tu a “dare il lavoro” al tuo collaboratore… sebbene la sua autorevolezza possa essere usata come forza contrattuale, la tua struttura sarà più appetibile per il collaboratore stesso, visto che sei stato comunque tu a intercettare il cliente (se i tuoi competitor non fanno a loro volta un lavoro sulla visibilità online, col passare del tempo potresti impostare col tuo collaboratore dei rapporti d’esclusività o comunque più vantaggiosi per i tuoi affari).
Secondo Esempio:
Nel tuo studio c’è un avvocato particolarmente bravo nel campo degli sfratti.
Lo segui nella sua valorizzazione online, fornendogli consulenze strategiche da parte di un esperto e incoraggiandolo a creare contenuti inerenti agli sfratti sul sito aziendale.
Il tuo sito ben visibile e si posiziona ottimamente in tutte le ricerche degli utenti che hanno a che fare con la tematica degli sfratti.
In questo modo hai aumentato enormemente la possibilità di intercettare clienti potenzialmente interessati ai tuoi servizi!
ARTICOLI E CONTENUTI… QUANTITÀ O QUALITÀ?
Più contenuti vengono scritti su determinati argomenti, più è facile che il tuo sito venga posizionato per ricerche affini alle tematiche in questione… ma attenzione… anche la qualità dei contenuti è importante; e ancora di più lo è il modo in cui questi sono correlati! Per questo è fondamentale creare un piano editoriale adeguato e fare in modo che gli articoli (o i video) non si facciano concorrenza tra di loro in relazione a determinate “parole chiave” (ossia, quello che cerca l’utente su Google). Se questo dovesse accadere, rischieresti di disperdere su più pagine il traffico di una singola parola chiave digitata nella barra di ricerca, impedendo a queste stesse pagine di diventare realmente “autorevoli” e di raggiungere una buona posizione nei risultati di ricerca. Devi infatti tenere conto del fatto che è anche la quantità di traffico ricevuta da una pagina a determinarne, insieme a tanti altri fattori, il posizionamento sui motori di ricerca.
Un esempio:
Se scrivo due articoli simili sul supporto legale per gli sfratti, è facile che i motori di ricerca facciano confusione su quale articolo dovranno proporre nel caso un utente digitasse “avvocato per sfratti”. Probabilmente i motori di ricerca proporrebbero casualmente una volta un articolo e una volta l’altro, riducendo le possibilità di un buon posizionamento per entrambi.
Ogni articolo deve rispondere a un “esigenza utente specifica”;
in alcuni casi naturalmente potremmo decidere di dividere gli argomenti in più articoli, magari trattando di una questione da un punto di vista generale e poi approfondendone certi aspetti specifici, magari più tecnici, in altri articoli linkati da quello principale.
Per esempio, si potrebbe fare un articolo generale sugli sfratti e far partire dalla pagina che lo ospita dei link verso articoli di approfondimento, come “Sfratto per morosità” o “Sfratto per inadempienze”.
E SE I MIEI COLLABORATORI MI DOVESSERO ABBANDONARE?
Certo, offrire ai tuoi collaboratori qualcosa che poi potranno spendere in futuro (l’autorevolezza online in relazione a una determinata materia) potrebbe tornare a tuo svantaggio nel caso i rapporti si dovessero interrompere; ma ci sono alcuni buoni motivi per cui vale la pena comunque optare per questo tipo di strategia di valorizzazione “interna”.
1. Sarai tu il primo a giovare di questa strategia a livello di visibilità (e fatturato).
2. I contenuti prodotti dai tuoi collaboratori continueranno a essere utili anche dopo un’eventuale “separazione”; anzi, più continuerà ad aumentare “l’autorevolezza” del tuo ex collaboratore in relazione a specifiche tematiche, più i contenuti che ha creato porteranno valore aggiunto alla tua attività.
3. Se le persone che lavorano per te diventano dei punti di riferimento in determinati contesti professionali, la tua attività ne guadagnerà in prestigio; avere un comparto digitale efficace e orientato alla valorizzazione delle risorse interne potrebbe rendere più appetibile la tua azienda a nuovi (e motivati) collaboratori.
QUALCHE CONSIGLIO
Valorizzare i tuoi collaboratori sul web potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Per questo non è una cosa che devi fare a cuor leggero o in modo improvvisato.
Ecco alcuni consigli utili:
– Specifica sempre per iscritto che i contenuti creati dai tuoi collaboratori rimarranno di tua proprietà anche nel caso la vostra collaborazione dovesse interrompersi.
– Per collegare efficacemente due “entità” sul Web (azienda/collaboratore) potrebbe esserci bisogno di espedienti tecnici non proprio alla portata di tutti.
Fatti aiutare da un esperto per impostare e poi monitorare la strategia di valorizzazione online dei tuoi collaboratori e per redigere un calendario editoriale che non crei dannose sovrapposizioni.
– In questo articolo abbiamo parlato, senza mai citarla direttamente, di SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca). Ti consiglio di leggere qualcosa a proposito di questa disciplina, indispensabile per chi desidera dotare la propria attività di un comparto digitale sano ed efficace.
Qui trovi un approfondimento che tenta in modo semplice di chiarire gli aspetti più generali della SEO.
– Non fare l’errore di “spingere” la tua azienda e i tuoi collaboratori esclusivamente sui Social. La prima mossa da fare (in quasi in tutte le situazioni) per avere una buona presenza online è quella di dotarsi di un sito adatto a promuovere i propri servizi. Facebook, TikTok, Instagram e compagnia sono tutti strumenti che possono dare risultati eccezionali, ma i contenuti prodotti su queste piattaforme, e il traffico che queste ti portano, non creano un’autorevolezza digitale longeva come quella che si può avere tramite un sito gestito al meglio e un buon canale YouTube (piattaforma controllata da Google).
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