Once Upon a Time… in Hollywood, la scena del tetto
In Once Upon a Time… in Hollywood assistiamo a una scena che sembra non avere uno scopo preciso all’interno della narrazione. Non serve a mandare avanti la trama, se non per alcuni flashback, né a presentare o introdurre uno dei personaggi.
Tarantino è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi sceneggiatori in circolazione, e le grandi sceneggiature difficilmente presentano scene superflue… allora, qual è la funzione della scena nel contesto narrativo?
LA SEQUENZA
Cliff Booth (Brad Pitt), controfigura e tutto fare di Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), viene inviato ad aggiustare l’antenna di casa Dalton mentre Rick si trova fuori dall’abitazione.
SUL TETTO
Cliff è nello sgabuzzino di casa Dalton.
Lo vediamo indossare un cinturone e infilare una lattina di birra nella fondina.
Sale sul tetto arrampicandosi con grande abilità.
Si leva la maglietta e si infila un paio di guanti.
Sharon Tate (Margot Robbie), nella sua stanza da letto in casa Polanski, poggia un vinile sul giradischi. Parte la musica.
Cliff sente la musica provenire dalla finestra di casa Polansky e si gira verso la fonte sonora. Capiamo che lui e Sharon Tate sono alla stessa altezza.
I due personaggi tuttavia non hanno nessun contatto visivo.

Cliff, a petto nudo, si accende una sigaretta.
INIZIO FLASHBACK: SUL SET
Un Set cinematografico.
Cliff è seduto su una mini car all’esterno di una roulotte.
Compare Randy (Kurt Russell), capo stuntmen. Si salutano.
All’interno della roulotte Rick (impiegato come attore nel film) cerca di convincere Randy di coinvolgere Cliff nelle riprese del film.
Randy inizialmente non acconsente. Lui e sua moglie Janet (Zoe Bell), trovano Cliff una persona inquietante. Si dice che abbia ucciso sua moglie, anche se è riuscito a evitare la galera.
SECONDO FLASHBACK: IN BARCA
Vediamo Cliff su una barca, con maschera da sub e fiocina.
Sua moglie (costume da bagno, occhiali da sole, cocktail in mano) si lamenta del fatto che debba starsene in una barca di merda, con un tempo di merda, con una persona di merda.

Cliff, mentre lei continua a provocarlo, stappa una lattina di birra.
Fine secondo flashback

DI NUOVO SUL SET
Ritorniamo nella roulotte di Rick.
– È un dannato eroe di guerra – dice Rick a Randy.
Randy accetta di far partecipare Cliff alle riprese.
Una piccola folla, tra cui è presente anche Cliff, è radunata intorno a Bruce Lee (interpretato da Mike Moh), l’attore principale del film.
Bruce sta parlando di pugilato e di arti marziali.
Cliff emette una debole risata dopo aver sentito Bruce dire di essere più forte di Muhammad Ali nel combattimento.
Tra i due c’è uno scambio di battute. Bruce Lee sfida Cliff a lottare. Pugni in faccia vietati. Chi atterra l’avversario per due volte vince.

In quel momento Bruce viene a sapere, da una persona che ha assistito alla scena, che Cliff è famoso per aver ucciso sua moglie
Inizia il combattimento: Bruce atterra Cliff con un calcio.
Poi è Cliff ad avere la meglio. Bruce Lee viene scaraventato con violenza contro la macchina della moglie di Randy, Janet, abbozzandone la fiancata.
Durante lo scontro decisivo per assegnare al vittoria i due vengono interrotti dalla stessa Janet
Lei e Randy a quel punto invitano Cliff ad andarsene.
DI NUOVO SUL TETTO
Cliff inquadrato in primo piano.
– Giusto – dice, tra sé e sé.
UNA SCENA SUPERFLUA?
La scena del tetto, seppure a prima vista possa sembrare superflua (se non per ammirare il bel Brad Pitt), è l’asse portante di una sequenza densa di significato.
Nelle migliori sceneggiature niente è lasciato al caso.
RICK E CLIFF, AMICI OPPOSTI
Nella sequenza apprendiamo che Cliff è stato un eroe di guerra, un vero e proprio combattente.
Il suo amico Rick, invece, ha vestito i panni dell’eroe solo sullo schermo.
In una scena, che è anche autocitazione di Bastardi Senza Gloria (dove Brad Pitt era la star!), vediamo Rick dare fuoco a un gruppo di gerarchi nazisti con un lanciafiamme. Rick terrà poi l’arma, realmente funzionate, come cimelio.
In Bastardi Senza Gloria assistiamo anche a una scena in cui una ragazza ebrea e il suo compagno provocano una strage dando fuoco al cinema dove è riunita tutta l’élite nazista.
Cliff affronta i membri della famiglia Manson per due volte, avendo sempre la meglio. Rick, invece, nella scena del “combattimento” finale compie solo un atto puramente spettacolare e inutile. Per arrostire una delle Manson girl, già malridotta, utilizza lo stesso lanciafiamme che conservava come ricordo dei tempi migliori (e qui tra rimandi e ri-citazioni si rischia il corto circuito).
Rick, inoltre, nei sui film “gioca” a fare l’esperto di karate, mentre Cliff si arrampica sui tetti come un ninja e tiene testa al vero Bruce Lee.
Come un Cow Boy moderno Cliff porta il cinturone e affronta i “cattivi” nel ranch (uno di loro lo inseguirà a cavallo). Rick invece non riesce a essere credibile come cow boy neanche sul set del suo ultimo film.
Insomma, Rick non riesce a “entrare nella parti” che Cliff, nella vita reale, padroneggia alla grande.
MONDO DI SOTTO E MONDO DI SOPRA
La scena del tetto è l’unica in cui Cliff si trova, dal punto di vista dello spazio, allo stesso livello della Hollywood che conta davvero, quella delle star come Polanski.
Nonostante ciò egli continuerà a essere invisibile al mondo “di sopra”.
Il motivo?
Facciamo un passo indietro.
Nei tre piani temporali coinvolti nella sequenza tetto/set/barca/set/tetto assistiamo a un vero e proprio percorso ascensionale, quello di Cliff.
Levando l’espediente del montaggio l’ordine cronologico
della vicenda sarebbe:
1. Scena sulla barca
2. Scena sul set
3. Scena sul tetto
È curioso notare che all’inizio della scena della barca Rick emerge dalla stiva. Quindi, all’inizio della sequenza, il personaggio di Brad Pitt si trova nel punto più basso possibile, sotto il livello del mare.
Nella scena del set (la seconda in ordine temporale) sappiamo che Rick è famoso perché si dice abbia ucciso la moglie. E capiamo che sul lavoro non si è mai fatto mettere i piedi in testa.
Nella scena del tetto Cliff si manifesta in tutto il suo splendore (lo stesso Lee, prima del duello gli dice “non sei troppo carino per fare lo stuntman?”). Adesso si trova nel punto più elevato che possa raggiungere, accanto a lui c’è la vetta dell’Olimpo delle Star. Cliff è completamente emancipato, libero, ma al di fuori dal sistema hollywoodiano.
Ma perché Sharon Tate non lo nota?
Proprio per quello che ci viene raccontato nei due flashback: Cliff non si è mai piegato di fronte a chi aveva davanti, e per questo è stato escluso dal mondo delle Star. A parte il suo amico Rick, di cui è fedele servitore, nessuno lo ha mai “domato”. Neanche Bruce Lee. E Rick può dargli ordini, probabilmente, perché più che essere il suo datore di lavoro è un suo amico, e si occupa di lui come Cliff si occupa con sincero affetto della sua cagnetta.
Cliff è uno che non scende a compromessi. Rick, al contrario, pur di rimediare parti e particine, si è abbassato fino a sentirsi professionalmente umiliato.
Da buon scudiero (o cane da guardia?), però, sarà Cliff a sacrificarsi e a difendere la casa di Rick (e quella di Sharon Tate e suo marito) dalla famiglia Manson.
È grazie a lui che Rick oltrepasserà i cancelli di casa Polanski (i cancelli dell’Eden), approdando così al mondo “di sopra”.
RAPPORTO CON LE DONNE
Anche nel rapporto con le donne Cliff e Rick sono specchi opposti.
Cliff, per vero o falso che sia, è colui di cui si dice abbia ucciso la propria moglie. Rick, all’opposto, come è sottomesso nel lavoro, sarà sottomesso anche dalla sua donna. Per lei dovrà rinunciare a Cliff, una vera e propria parte di sé stesso.
Cliff non approfitta della ragazza a cui, da vero gentleman, dà un passaggio al ranch. Di contro, Rick desta da una crisi interiore scaraventando una bambina per terra. Un atto spettacolare che strapperà gli applausi a tutti i presenti, ma in fondo gratuito (vigliacco?), in quanto non previsto dal copione. Questa e altre scene (come quella in cui dà fuoco a una delle Manson) fanno intuire che tra i due il vero violento è proprio Rick.
IL SENSO DEL FILM IN UNA SCENA
Ma la cosa più importante della scena sul tetto è che in essa è presente il filo conduttore di tutto il film: la ripetuta elusione delle aspettative dello spettatore.
In fondo assistiamo a una storia di cui consciamo già l’esito.
E invece? Invece Tarantino ci sorprende continuamente. Soprattutto nel finale, quando gli eventi prendono una piega completamente diversa rispetto a quello che ci saremmo aspettati.
Nella scena del tetto vediamo Brad Pitt a torso nudo e una bellissima ragazza nella sua stanza da letto. Quando lui si gira verso la casa già ci immaginiamo Margot Robbie affacciarsi alla finestra. L’inizio di un flirt.
E invece niente.
Tarantino vuole solo ingannare le nostre aspettative. E forse, disperatamente, vorrebbe ingannare anche il Tempo, e riscrivere una delle pagine più folli della storia del Cinema.