Un digital strategist immagina la sua strategia digitale.

Digital Strategist: Chi è, Cosa Fa, Competenze e Tariffe

CHI È IL DIGITAL STRATEGIST

Un Digital Strategist è una figura professionale che ha come compito quello di portare al massimo livello di efficacia il comparto digitale di un’attività (che si tratti di un’azienda o di un professionista).

COSA È IL COMPARTO DIGITALE DI UN’ATTIVITA’

Per “comparto digitale” si intende a grandi linee l’insieme di tool e applicativi “online” (sito web, social, strumenti per l’advertising online) che rappresentano la realtà digitale di un’attività; le strategie digitali non sono però confinate solo al mondo del web, ma hanno necessariamente una ricaduta anche nell’offline, nel mondo “fisico” (basti pensare ai sondaggi di gradimento, magari basati su dati raccolti in una struttura “fisica” e utilizzati per mandare mail personalizzate ai propri clienti, oppure semplicemente alle schede attività di Google Maps, ideate, tra l’altro, per facilitare l’accesso fisico a negozi e attività).

DIGITAL STRATEGIST, PERCHÉ TANTA CONFUSIONE?

Il termine “Digital Strategist” è senz’altro un po’ abusato, come lo sono quelli che definiscono alcune altre qualifiche inerenti al mondo del Marketing (online, soprattutto).
L’uso a sproposito di questo termine avviene anche perché, probabilmente, tutte le professioni che hanno a che fare con il Web sono in un certo qual modo “fluide” e difficilmente definibili per natura; soprattutto per l’incedere veloce della tecnologia e del continuo mutare dello scenario, e dei protagonisti, della Rete.
Un altro fattore che determina un po’ di confusione introno al termine “Digital Strategist” è da ricercare nel fatto che non esiste un percorso di studi o un insieme di competenze precise e standardizzate che possano definire chi sia un vero e proprio Digital Strategist.
Allo stato attuale, pensare di ideare un itinerario che possa portare a un diploma o a una certificazione realmente affidabili, sembra un po’ un miraggio… nel tempo necessario a preparare e “distribuire” un corso professionalizzante cambierebbero troppe cose; il rischio è quello di restare indietro e di formarsi su materiali didattici già superati.

CHE COMPETENZE DEVE AVERE UN DIGITAL STRATEGIST

La figura del Digital Strategist può essere in molti casi accostata a quella di un vero e proprio Project Manager.
Elaborare una strategia digitale per un’azienda o per un professionista non è un percorso univoco e fisso… al di là di alcune certezze, in questo processo entrano in gioco diverse competenze; esistono Digital Strategist che magari hanno una conoscenza molto approfondita dell’advertising o altri che invece hanno una grande competenza nel mondo dei social.

Sicuramente un Digital Strategist dovrebbe, all’interno del reparto digitale di un’attività:

– avere i mezzi per identificare le aree operative da attenzionare per creare un beneficio reale e in qualche modo misurabile.

– essere in grado di dare una risposta ai problemi che si pongono lungo la via dell’ottimizzazione o indirizzare il cliente verso una figura specifica che possa farlo.

LISTA DI COMPETENZE FONDAMENTALI PER UN DIGITAL STRATEGIST

SEO

La SEO è un insieme di tecniche che vengono sfruttate per tentare di fare apparire un’attività nelle prime posizioni dei motori di ricerca (Google, Bing ma anche i motori di ricerca interni di piattaforme come Amazon e YouTube) quando un utente digita parole chiave collegate ai prodotti o ai servizi offerti dell’attività stessa.

La SEO è una disciplina che a sua volta racchiude al suo interno altre aree di competenza, che per essere padroneggiate richiedono conoscenze umanistiche in alcuni casi e conoscenze più specificamente “tecniche” in altri.

Nonostante esistano specialisti esclusivamente concentrati sulla SEO (detti SEO Specialist), un Digital Strategist dovrebbe avere una più che buona preparazione in merito a questa disciplina.

Approfondimento: COME LA SEO PUÒ AIUTARE LA TUA ATTIVITÀ (Spiegato facile, con esempi)

Advertising Online

Per advertising online si intende la pubblicità (e quindi visibilità a pagamento) su Internet.

Di solito una buona strategia include la ricerca di una visibilità sia organica (quindi non basata sull’acquisto diretto di spazi pubblicitari) che a pagamento… ma bisogna stare attenti.
Le strategie basate sull’acquisto di pubblicità a pagamento sui social o sui motori di ricerca sono utili e quasi sempre necessarie, ma non possono essere l’unica strategia di visibilità per un’attività che ha progetti seri e a lungo termine. Spesso, per esempio, le aziende investono budget considerevoli in annunci online, ma magari trascurano il proprio sito; in questo modo aumenta la probabilità che il pubblico intercettato tramite la pubblicità venga “rimbalzato” a causa di un’esperienza utente insoddisfacente.

Funzionamento Social

Un Digital Strategist non è un Social Media Manager (termine anche questo forse un po’ abusato), ma deve avere le competenze per capire dove e come un’azienda possa collocarsi all’interno del panorama social, senza farle perdere tempo e risorse solo per farle acchiappare qualche “mi piace” o per farle racimolare follower che non si trasformeranno mai in clienti.

Un Digital Strategist dovrebbe controllare (a volte impostandolo) che il “tono di voce” dell’azienda (il suo “timbro comunicativo”) venga seguito e rispettato sulle varie piattaforme in cui questa si muove, evitando messaggi che si trasformino in autogoal o che siano semplicemente superflui all’interno di una strategia di comunicazione e visibilità.

Copywriting

Avere competenze di copywriting è fondamentale per un Digital Strategist… se non per realizzare direttamente dei contenuti, almeno per essere sicuri che quelli prodotti all’interno di una strategia digitale siano corretti, coerenti con il tono di voce aziendale e che siano in grado di coinvolgere il giusto pubblico.

Project Management

Un Digital Strategist si muove in diverse aree, interagendo con svariate figure professionali e, spesso in contesti aziendali molto articolati; per questo è fondamentale che abbia acquisito almeno delle basiche competenze in materia di Project Management.

La figura del Digital Strategist trova una sua dimensione ideale in contesti organizzati e basati su processi lavorativi all’avanguardia (o almeno così ci piace immaginare) … avere un’idea di come si gestisce il flusso di lavoro in un’azienda potrebbe essere un’arma in più per rendere maggiormente efficaci le nostre strategie.

Proprio per il fatto che il Digital Strategist è una persona costantemente connessa con gli altri nel suo lavoro, è importante che sappia coordinare più persone, che sappia dare un’idea chiara di quello di cui ha bisogno da ogni professionista coinvolto nel progetto, che sappia rispettare il lavoro degli altri e che sia in grado di entrare in empatia con chi ha di fronte a sé.

Sviluppo Siti e User Experience

Un Digital Strategist non deve essere un programmatore, ma deve sapere cosa può o non può chiedere a uno sviluppatore di siti web, dovrebbe saper individuare problemi tecnici particolarmente gravi all’interno di un sito o di un’applicazione e dovrebbe assolutamente avere un’ida di massima di cosa significa avere un sito efficace (e deve capire quando è necessario sacrificare l’estetica all’ottimizzazione tecnica).

Per un Digital Strategist, inoltre, potrebbe essere utile avere un’infarinatura in fatto di User Experience; questo sarebbe fondamentale per permettergli di “entrare nella testa” di chi usufruirà dei prodotti di una strategia digitale e capire così se vi sono aeree critiche al suo interno.

QUANTO COSTA UN DIGITAL STRATEGIST

Naturalmente preventivare un costo per le prestazioni di un Digital Strategist è molto difficile se non si hanno chiari i confini del progetto su cui dovrà operare.

I costi effettivi della creazione e della messa a punto di una strategia digitale potrebbero variare anche a seconda di quella che è l’esperienza pregressa del Digital Strategist e di quale è il mercato di riferimento.

In alcuni casi (soprattutto in strutture che vantano già un reparto digitale strutturato) potrebbe bastare una consulenza o un breve periodo di supporto… in altre situazioni la cosa si potrebbe fare più lunga (teoricamente ogni azienda o attività potrebbe giovare di un supporto costante di una figura come quella del Digital Strategist).

A grandi linee l’investimento è quantificabile in un minimo di 400/500 euro per consulenze strutturate e per piccoli lavori di monitoraggio e manutenzione mensile (monitoraggio social e campagne Ads, coordinamento strategico) fino a un investimento massimo potenzialmente infnitio.

Nel mio caso prevedo una prima consulenza gratuita, soprattutto per definire le potenziali aree di intervento e per delineare il budget minimo e massimo da investire in relazione ai diversi piani d’azione possibili.

PUNTI FONDAMENTALI DI UNA DIGITAL STRATEGY

Avere uno Stratega Digitale che imposta una strategia senza avere a priori effettuato uno studio della situazione, e che quindi utilizza soluzioni preconfezionate e identiche per ogni tipo di attività, porta nella maggior parte dei casi a uno spreco di soldi e tempo. Come in molti altri campi lavorativi, bisogna sempre diffidare di chi sembra disporre di una soluzione immediata a tutti i mali.

Uno Stratega Digitale che opera correttamente non può mai prescindere, nell’impostare la sua strategia da:

– studio dell’attività (analisi del sito, analisi del posizionamento dell’attività in riferimento alle parole chiave fondamentali per il suo business, analisi social, analisi reputazione)

– studio del mercato di riferimento (analisi dei competitor)

– analisi del budget

La fase di analisi potrebbe durare anche parecchi giorni (settimane o addirittura mesi nei casi più complessi), perché nel periodo iniziale è assolutamente necessario farsi un’idea approfondita dello scenario in cui ci si deve muovere.

DIGITAL STRATEGIES; QUANDO IL FALLIMENTO È COLPA DEL CLIENTE

Detto che la responsabilità principale dell’esito positivo o negativo di una strategia digitale è naturalmente del Digital Strategy, ci sono alcuni casi in cui è qualche atteggiamento poco “illuminato” del cliente a far naufragare il tutto.
Ecco i più comuni:

– Si sottovaluta l’importanza della collaborazione.

Spesso il Digital Strategist potrebbe avere bisogno di informazioni, contenuti (articoli, foto), o di confrontarsi con altre figure che operano all’interno dell’attività; quando questo tipo di richiesta viene ostacolato (per pigrizia o per una mancanza di comunicazione) è tutta la strategia a risentirne, rallentando e perdendo di potenziale di impatto.

La collaborazione e il reciproco supporto tra Digital Strategist e gli altri professionisti coinvolti nei progetti è fondamentale; come in palestra… possiamo essere seguiti da un personal trainer estremamente competente, ma se non collaboriamo con lui remiamo di fatto contro i nostri interessi (e il nostro portafoglio).

– Si cade preda di inutili e controproducenti “ansie da prestazione”.

Capitiamo sulla pagina Facebook di un nostro competitor e restiamo scioccati dall’enorme numero di fan che lo seguono… cominciamo quindi a copiarne i contenuti o il “modo di fare”; tutto per nulla, visto che lui continua a crescere e noi restiamo impantanati, avendo tra l’altro perso tempo e soldi in qualcosa che non ha portato nessun beneficio tangibile.

Studiare la concorrenza è sempre un’ottima consuetudine, ma non rischiare di farti “travolgere”; magari il tuo competitor ha semplicemente investito nella pubblicità su Facebook o si è addirittura comprato i follower.

Segui la tua strada e concentrati su progetti ad ampio respiro, che creino un valore duraturo nel tempo; e non pensare che l’erba del vicino sia sempre più verde.
Soprattutto… non cadere in ansia se c’è un calo del 10% delle visualizzazioni del tuo sito o se ricevi meno “like” su Instagram rispetto alla media mensile. Le buone strategie si vedono sul lungo periodo, e gli alti e i bassi sono fisiologici in tutti i settori.

– Si valuta il lavoro su metriche non realmente indicative.

Alcuni progetti finiscono nel dimenticatoio perché chi li ha commissionati resta insoddisfatto delle prestazioni, e questo è più che giusto.
Tuttavia, spesso, per valutare il successo di una strategia non vengono utilizzate le metriche più adatte.
Il “vero” indicatore di una tattica vincente, seppure soggetto a oscillazioni non necessariamente collegate alle proprie strategie di marketing online, è l’aumento del fatturato; c’è chi invece utilizza per esempio il numero di visualizzazioni ricevute su TikTok o l’aumento dei follower su Facebook… metriche, queste, non necessariamente indicative di un reale successo.
Avere più follower o avere più visite sul sito dell’attività può fare piacere ed essere in parte un’indicazione positiva… ma se il vostro Digital Strategist  o il vostro Social Media Manager vi portano ad avere un milione di follower postando foto di gattini o video divertenti che vengono visti da gente che non si trasformerà mai in clientela, dov’è l’utilità?

– Non si comprende l’utilità della valorizzazione “digitale” di personale e collaboratori.

Spesso non si capisce che investire nella valorizzazione della visibilità online dei propri dipendenti e collaboratori può portare un grande valore aggiunto all’attività.
I motori di ricerca (Google in primis) ragionano in termini di entità e autorevolezza; se nella vostra azienda lavorano persone “autorevoli” in merito a determinate aeree, con determinati accorgimenti tecnici, potrebbe essere tutto il nostro sito a guadagnarne.

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Se pensi di avere bisogno di una consulenza in merito alla Digital Strategy della tua attività (che tua sia un libero professionista o che tu disponga di un’azienda o di un negozio) contattami per un primo “sopralluogo” gratuito… scopriremo insieme quali possono essere le aree d’intervento da attenzionare per farti diventare visibile online.

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Digital Strategist: Chi è, Cosa fa, Competenze e Tariffe.
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Chi è il Digital Strategist: Cosa fa, come si imposta una strategia digitale, quali sono le sue competenze e le tariffe dei suoi servizi.
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www.giacomoschuller.it

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